Chiantishire – Introduzione

Fino a poco tempo fa era impossibile pensare che il fantasy potesse esistere in un set italiano: vampiri, zombie, lupi mannari e maghi contemporanei sembrano vivere le loro vite narrative ovunque tranne che qui. Nessun tripode sbucherebbe dai selci di Roma, nessun lupo mannaro correrebbe tra i pascoli in Abruzzo, nessuna nave fantasma solcherebbe il Tirreno, nessun mago vivrebbe in una torre diroccata sulle Alpi…
Eppure.
Di autori contemporanei e non che lavorano a settings italiani ce ne sono da tempo. L’Italia ha un patrimonio storico, archeologico, culturale e folkloristico immenso: ogni valle e città ha la sua folla di spettri, mostri e stregoni. E anche senza, non c’è poi un motivo reale per cui un tripode non potrebbe spuntare in piazza Navona.
Chiantishire è una saga a fumetti fantasy-storica ambientata in Toscana, con protagoniste creature e divinità mediterranee la cui storyline attraversa gli ultimi tre millenni.
La protagonista è Valtha, una menade seguace di Dioniso, che nella Firenze di oggi si trova nel bel mezzo di una teomachia. Attraverso i ricordi si racconta la vita di Valtha, da donna etrusca a menade immortale, e come la storia si sia avvicendata attorno a lei.


“Somewhere in time…”

Valtha era una nobile e ricca etrusca, sposata felicemente con Aplu, erede di una potente famiglia. Durante un banchetto, Valtha segue la sua amante, Kona, a un baccanale. Qui conosce Dioniso, il dio del vino e della follia, che la invita nel suo seguito, abbandonando la sua vita quotidiana per sempre… ma il per sempre ha un prezzo.
Scrivere una storia che si snoda in periodi remoti e difficili da documentare è complicato, e necessita di attenzioni particolari: se da un lato si può accumulare una forte documentazione interessante, dall’altra ci sono le esigenze della trama. Se è facile individuare un singolo evento come una battaglia o la nomina di un re, dall’altra la vita quotidiana, le suppellettili, gli spazi sociali, la caratterizzazione di un personaggio rispetto agli eventi e ai momenti salienti della vita e della società sono la parte più difficile da mettere in scena. Molte situazioni che nell’età del bronzo erano considerate nella norma e civili oggi non lo sarebbero, come possedere schiavi e disporne come meglio si crede, per esempio.

Una nota importante va fatta non solo per la parte ‘storica’ di Chiantishire: è una saga che si basa anche sulla mitologia e sulle religioni antiche, dove spiriti, divinità e mostri sono reali e materici tanto quanto le persone comuni.
Quando ci si approccia a un mito antico dobbiamo tener conto che ci appare nella sua ultima istanza, cioè nella sua forma più recente.
Come per le stelle di cui vediamo la luce intermittente emessa in realtà millenni fa.
Il mito ha un valore simbolico, dove i personaggi sovra-umani compiono gesti e vivono vicende oltre la logica. Non si tratta di una storia lineare, con una trama come siamo abituati ai giorni nostri: spesso di alcuni elementi, ruoli e azioni ci sfuggono di significato o non ci sembrano logici quanto le azioni di un romanzo moderno. Questo perché sono storie che ci arrivano da molto lontano, sia nel tempo che nello spazio, e risentono di molti fattori: le condizioni della società in cui si sono sviluppate, ruoli e necessità che non esistono più, il corso degli eventi che modificano la società in cui sono nati, fino a rischiarne la scomparsa. E poi riscritture, rinarrazioni, la perdita del patrimonio orale e folkloristico, le censure, le riletture nelle chiavi pop di varie epoche (raffigurazioni artistiche, opere teatrali, trame collaterali, brani lirici, romanzi, e poi film, fumetti…) che vanno a modificare la percezione del mito, della storia e dei personaggi coinvolti. Per mettere in scena questo patrimonio narrativo mi occorre quindi leggerli in relazione all’età che hanno vissuto, in cui si sono sviluppati, cosa è sopravvissuto e cosa invece si è modificato. Spesso infatti le divinità hanno più di una versione sulla loro nascita, sui loro parenti, versioni, ruoli, morte. Una volta che si intacca la superficie fiabesca che conosciamo meglio, dove un eroe salva la principessa e riscatta il suo ruolo della società uccidendo un mostro per esempio, si srotolano tante informazioni da mettere in ordine, perché il tempo scorre e i dati superstiti si frammentano. Chiedete per approfondimenti sempre ai vostri archeologi, antropologi e storici di fiducia.

Il Baccanale

Di seguito pubblicheremo alcuni approfondimenti all’ambientazione di Chiantishire, che potete scoprire sia leggendo il fumetto (qui) che nelle appendici stesse della versione cartacea.